I Partigiani

Rocca Santa Maria, e in particolare il Bosco Martese, sono diventati famosi come il luogo simbolo della resistenza partigiana nella Seconda guerra mondiale. Nel settembre del 1943, il Capitano Ettore Bianco, comandante della Compagnia di Carabinieri di Teramo, il Capitano di Complemento Carlo Canger e numerosi sottoufficiali e carabinieri crearono la Formazione Partigiana “Bosco Martese”, nel giro di pochissimo tempo centinaia di giovani si unirono a loro portando viveri, armi e munizioni e la formazione arrivò a contare circa 1.600 uomini. Riuscirono a compiere diverse azioni di disturbo e assalto ai tedeschi che, localizzata la loro posizione, per 3 giorni consecutivi (25, 26 e 27 settembre), attaccarono la formazione partigiana con un battaglione e mezzi corazzati, ma i partigiani combatterono arditamente e le truppe tedesche si ritirarono.

monumento
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Nelle settimane successive seguirono diverse rappresaglie da parte delle SS che riuscirono a catturare e fucilare diversi componenti della Resistenza, questo portò il Capitano Bianco a frammentare la formazione in piccoli gruppi autonomi che per 10 mesi continuarono a combattere i Tedeschi.
Quello del Bosco Martese fu la prima battaglia in campo aperto fra partigiani e tedeschi e la notizia, diffusa da Radio Bari e Radio Londra, contribuì notevolmente allo sviluppo della Resistenza.

A Sella Ciarelli, contrada nel comune di Rocca Santa Maria, il 26 settembre 1943, dopo i cruenti scontri avvenuti presso “Bosco Martese” fra i partigiani e le truppe tedesche, tre carabinieri della locale stazione di Pascellata, nel vicino comune di Valle Castellena ed un alpino, in licenza agricola, furono fucilati dai tedeschi.

Oggi, presso la stessa contrada, è presente un monumento per ricordarli.

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Monumento in ricordo della battaglia di Bosco Martese

Monumento alla Resistenza

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